L'Angelo del QT8
“Il Monte Stella è una grande architettura e come tutte le grandi architetture continua nel tempo ad aiutare gli esseri umani ad abitare il mondo” (arch. Aldo Rossi)
Un’architettura del paesaggio su cui Bottoni aveva sistemato le statue in pietra gallina, trovate in Triennale, per portare l’arte tra la gente.
Bottoni chiamò il monte Stella, come la moglie amata.
“La collina progettata, una soluzione del problema spaziale e panoramico dei quartieri di pianura, fa scuola nelle sistemazioni verdi di altre zone cittadine. Al Parco Lambro, per esempio, già piatta campagna nel progetto originale, la sistemazione recente ha attuato movimenti di terra vastissimi e ondulazioni dei prati che conferiscono al Parco aspetti pittoreschi. L’influenza della collina è sensibile anche nelle altre sistemazioni a verde cittadine". (Bottoni)
L'architetto Piero Bottoni e il grande artista Fernand Lèger,sulla Montagnetta in costruzione
Sulla collinetta di Milano, negli anni, ha preso forma un parco urbano: gli alberi, il bel verde, i giochi allegri dei ragazzi, le corse degli sportivi e la vitalità della gente ne hanno fatto “un luogo in cui sognare”, come aveva immaginato Bottoni.
Ai piedi della Montagnetta, la scuola elementare per accompagnare la crescita dei piccoli. A poca distanza, la chiesa dedicata a Maria Nascente a tutela di ogni spiritualità.
Case, servizi, edifici pubblici e gli elementi naturalistici
L’urbanistica e l’architettura al QT8 sono strettamente legate in un progetto di qualità ambientale, dove luce e spazi verdi entrano armonicamente a far parte dei diversi modelli edilizi, in un paesaggio di vivibilità individuale e collettiva. Scultura e decorazione si integrano alla residenza urbana.
La scultura all’aria aperta, entro le zone verdi e le decorazioni murali di ceramica a colori furono realizzate al QT8, esempio unico a Milano e in Italia di collaborazione sul piano urbanistico-edile fra artisti decoratori ed architetti. (Bottoni)